Lo stile narrativo del sestimo giorno nel ‘Decameron’ di Giovanni Boccaccio comparato con il ‘Satyricon liber’ di Petronio

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‘[…] come ne’ lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo […] così de’ laudevoli costumi e de’ ragionamenti belli sono i leggiadri motti […]’ (Dec, VI 1)

ISBN: 3640306066
ISBN 13: 9783640306060
Autor: Keilhauer, Hendrik
Verlag: GRIN Verlag
Umfang: 32 S.
Erscheinungsdatum: 16.04.2009
Auflage: 1/2009
Format: 0.3 x 21 x 14.8
Gewicht: 62 g
Produktform: Kartoniert
Einband: KT
Artikelnummer: 3382415 Kategorie:

Beschreibung

Seminar paper from the year 2009 in the subject Romance Languages - Comparative Studies, grade: 2,7, Christian-Albrechts-University of Kiel (Romanisches Seminar), course:. e cominciò a parlare in cotal' guisa - Novellenerzählen in Frankreich, Italien und anderswo, language: Italian, abstract: Lo scopo di questa tesina sarà dunque di delineare come ha narrato Giovanni Boccaccio, autore fiorentino del trecento, nel suo Decameron in comparazione con un esempio dallantichità: Il Satyricon liber di Petronio. Per prima cosa, darò delle notizie biografiche necessarie sulle loro vite e opere. Inizialmente presenterò la persona del romano Petronio - e che cosa sappiamo oggi di lui e del suo testo frammentario scritto in lingua latina volgare - poi continuerò con il trattamento del nucleo proprio di questa tesina. Per via del fatto che la teoria dellarguzia viene già dallantichità classica, ha ovviamente più senso cominciare dalle radici del fenomeno. Conseguentemente, avrò bisogno quindi di chiarire il termine leggiadro motto e di delimitarlo dalla beffa, laltro concetto letterario. Per finire, tenterò di comparare i due testi in base al loro stile narrativo. Il tema principale della mia tesina è dunque, se ci siano delle affinità fra le due opere dei due autori e dove ci siano delle differenze a proposito dello stile.

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